Stipsi
STIPSI
Il sintomo stipsi è di difficile definizione: numero di evacuazioni, dimensioni e peso delle feci, consistenza, difficoltosa evacuazione sono parametri che variano da una area geografica all'altra e da individuo a individuo, in rapporto a sesso, età, alimentazione (contenuto più o meno ricco di fibre e acqua) e, inoltre abitudini sociali e culturali.
Si parla di stipsi quando si verifica la presenza di almeno due dei seguenti segni per almeno tre mesi, in assenza di assunzione di lassativi:
- Meno di tre evacuazioni a settimana
- Sforzo eccessivo alla defecazione almeno una volta su quattro
- Sensazione di evacuazione incompleta almeno una volta su quattro
- Presenza di feci piccole e/o dure almeno una volta su quattro
Indicazioni di stile di vita
1) Defecare quando si presenta lo stimolo e non rimandare se ne sente il bisogno.
2) Creare una regolarità nell'alvo, cercando di evacuare ogni giorno alla stessa ora, dedicando
almeno 15 minuti alla defecazione senza esercitare pressioni sull'addome.
3) Eventuale assunzione di un lassativo od utilizzo di piccoli clisteri per un periodo limitato
4) Aumento del contenuto in fibre dell'alimentazione
5) Aumento della attività fisica
Alimenti consigliati
Verdure cotte, carote, fagiolini, zucchine, carciofi, spinaci, cavoli, rape,
Legumi freschi in genere
Riso e pasta integrali, Passati di verdura, Minestroni di verdure
Pane e crackers integrali
Carne, pesce e uova
Grassi vegetali, burro fresco
Frutta fresca cruda: pere, uva, pesche, ciliege, prugne, fichi. frutta cotta
Yogurt, Miele, Marmellata
Bevande, meglio se fuori pasto
Vino bianco (max 1 bicchiere)
Alimenti da consumare con moderazione
Riso e pasta non integrali
Pane bianco, mollica
Carne, pesce, uova fritti
Fagioli
Lenticchie
Intingoli e spezie
Formaggi piccanti
Carni insaccate
Nespole, mirtilli, limone
Alimenti da evitare
Cacao, cioccolato
Caffè, the, vini rossi, alcolici
Gelati, bevande ghiacciate
Indicazioni dietetiche più dettagliate
1) Aumento del contenuto di fibre della dieta: è il primo trattamento da mettere in atto e va mantenuto sempre, anche se non si hanno subito i risultati desiderati: si tratta di una modifica delle (cattive) abitudini alimentari ed è di fondamentale importanza per la cura della stitichezza, oltre che per la prevenzione di alcune altre malattie (tra le quali il cancro del colon).
Un tipo di dieta più ricca di fibre può talora essere non ben tollerata dal paziente con forme più gravi di stipsi e può causare are meteorismo e dolori addominali: in tal si può provare a ridurre le quantità introdotte ed eventualmente aumentarle in seguito progressivamente e/o escludere dalla dieta quegli alimenti che non sono ben tollerati.
2) Aumento della assunzione di liquidi: una persona "normale" assume (e deve assumere) in media almeno 1,5 - 2 litri di acqua al giorno (in condizioni di attività e temperatura normali). Tale indicazione è tuttavia spesso disattesa, soprattutto nelle persone più avanti negli anni poiché invecchiando diminuisce l'istinto del bere. Questo porta ad una riduzione della massa fecale e ad una più difficile evacuazione delle feci (oltre che a fenomeni di disidratazione molto nocivi agli organi del nostro corpo, primo fra tutti il rene).
3) Eventuale ulteriore apporto di fibre in forma di crusca circa 10-30g. al giorno da assumere al mattino con molta acqua (almeno mezzo litro) al quale deve poi seguire nella giornata invariabilmente l'ulteriore litro e mezzo per raggiungere i totale i due litri di liquidi). Fra i vari tipi di crusca si consiglia quella tostata di più gradevole (e quindi facile) assunzione.
4) Uso di lassativi: vanno usati su esclusiva prescrizione del Medico, possibilmente solo per risolvere il problema contingente di una stipsi grave ed acuta. L'uso cronico, oltre il tempo minimo necessario a risolvere un problema di stipsi recidiva, è sconsigliato: si possono avere infatti effetti collaterali e dipendenza psicologica.