Citomegalovirus
CITOMEGALALOVIRUS
Il Citomegalovirus (CMV) è un Herpesvirus che, dopo aver infettato, resta latente nell’organismo per tutta la vita e può riattivarsi in caso di deficit immunitario. La malattia è in genere asintomatica, poiché il sistema immunitario può tenerla sotto controllo, ma negli immunodepressi si possono avere complicanze.
Modalità di Trasmissione:
- contatto persona-persona (rapporti sessuali, baci, contatto della bocca con mani sporche di urina o saliva)
- da madre a feto durante la gravidanza o madre-figlio durante l’allattamento
- trasfusioni e trapianti di organi infetti.
Il virus viene diffuso dalla persona infetta per mesi o anni dopo la prima infezione, specie nei bambini i quali possono diffonderlo per 5-6 anni dopo la nascita.
Sintomatologia: adulti o bambini sani non manifestano in genere sintomi, mentre alcuni presentano febbre, mal di gola, con ingrossamento dei linfonodi.
Infezione congenita: può essere
- Infezione primaria (30-40% dei casi) se acquisita in gravidanza.
- Infezione secondaria (0,5-2% dei casi) riattivazione di virus latente o reinfezione da parte di un nuovo virus.
L'infezione nel feto è più grave se si contrae nei primi tre mesi di gravidanza.
Solo il 15% dei neonati presenta sintomi che possono essere Temporanei (interessamento di fegato, milza, polmoni, convulsioni.) oppure Permanenti molto gravi (sordità, cecità, ritardo mentale, microcefalia o macrocefalia, deficit di coordinazione dei movimenti) ed anche letali.
In alcuni bambini i sintomi compaiono mesi o anni dopo la nascita (perdita dell’udito e della vista).
Prevenzione: non esiste attualmente (2012) vaccino. L'unica prevenzione per limitare contagio è l'igiene personale, specie per donne in gravidanza, immunodepressi, bambini piccoli o appena nati.
1 - Lavare le mani con acqua calda e sapone prima di mangiare e di preparare il cibo, dopo aver cambiato i bambini, dopo essere andati in bagno e dopo ogni contatto con fluidi corporei.
2 - Non scambiarsi posate durante i pasti, soprattutto con bambini piccoli.
3 - Pulire la casa e le superfici contaminate da fluidi corporei (saliva, urina, feci, liquidi seminali e sangue)
Screening in gravidanza: non è utile per vari motivi:
- mancanza di trattamento preventivo o curativo efficace
- difficoltà nel definire un segno prognostico affidabile di danno fetale
- mancanza di consenso circa il trattamento delle donne sieropositive in gravidanza
- conseguenze negative in termini di ansia indotta - aumentata richiesta di Interruzioni di gravidanza
- perdite fetali iatrogene
Diagnosi e trattamento: La presenza IgG nella madre contro il CMV indica pregresso contatto, ma non quando è avvenuto nè se è stato trasmesso al feto.
Se prima della gravidanza questo test è negativo, la donna deve attuare misure di prevenzione. Gli IgM positivi (suggestivi per infezione recente) evidenziano spesso falsi positivi e non sono affidabili.
- Per determinare l’eventuale trasmissione al feto è necessaria l’amniocentesi o l’analisi del sangue fetale.
- Per individuare in un neonato un’infezione congenita da CMV si cerca la presenza del virus (non degli anticorpi) nelle urine, nella saliva e nel sangue.
- Non vi sono trattamenti prenatali efficaci per prevenire la trasmissione madre-feto del CMV, né per ridurre le conseguenze di un’infezione congenita. I farmaci disponibili sono dannosi per il feto.
- I farmaci antivirali possono aiutare a controllare l’infezione in individui immunodepressi